La mia esperienza vuol essere di trasformare la mia attività da architetto libero professionista nel diventare imprenditore di uno studio di servizi per l'architettura e l'ingegneria.
Avevo bisogno di una metodologia per impostarlo.
Antonio Zardoni –
Architetto e titolare dello studio
Lo studio Antonio Zardoni si occupa di architettura, design e interior design, con particolare focus su ristrutturazioni e realizzazione di nuovi complessi residenziali e commerciali.
Grazie alla sua esperienza pluridecennale, è in grado di offrire ai suoi clienti un servizio sartoriale curando ogni aspetto della progettazione, dal concept creativo alla pratica edilizia, il tutto avvalendosi di sistemi tecnologici d’avanguardia e di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale.
Etica, formazione continua e contaminazione delle idee sono i valori cardine dello studio, così da garantire un team di professionisti affidabile e altamente competente.
L’architetto Antonio Zardoni si laurea in Architettura nell’anno 2005 al Politecnico di Milano, consegue il master in Interior Design nel 2006 presso la Scuola Politecnica di Design in Milano e l’abilitazione alla professione di Architetto dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Monza e Brianza con n°2808 nell’ anno 2010.
“Il percorso con Archistrategy l’ho trovato interessante e credo sia capitato nel momento giusto della mia esperienza professionale perché ero, e sono, in una situazione in cui ho bisogno di ingrandire e di espandere la mia attività e il mio studio.
Avevo bisogno di punti fermi e di capire quali potevano essere le strade che dovevo intraprendere, dandomi un’organizzazione, una metodologia per impostare lo studio di architettura nel futuro.
A volte erano cose che magari si danno per scontate, ma ho capito quanto invece siano importanti tutti gli aspetti che abbiamo trattato nelle 6 lezioni.
Non ce n’è uno prevalentemente importante.
Personalmente, ho trovato interessantissimo il tema legato all’organizzazione dello studio.
La mia esperienza vuol essere quella di trasformare la mia attività da architetto libero professionista a diventare imprenditore di uno studio di servizi per l’architettura e l’ingegneria.
Il capitolo che riguardava proprio l’organizzazione dello studio, quindi la valorizzazione delle risorse umane e l’organizzazione annuale, mensile e settimanale delle attività, dei progetti e delle cose importanti per avere un aumento della qualità, l’ho trovato molto, molto importante e mi ha dato la visione di cui avevo bisogno.
Sì, secondo me il percorso è più che corretto, nel senso che le 6 lezioni vanno ad affrontare temi diversi, tutti fondamentali per chi svolge questa professione.
Credo che sia stato opportuno tenere le lezioni distanziate una dall’altra, proprio perché si ha il tempo durante questo periodo di assimilare i tanti concetti e di metterli anche nero su bianco e approfondirli.
Ad esempio, quando c’è stato l’incontro relativo alla proposta di valore, ho dovuto metterlo in pratica, scriverlo. Ci sono volute parecchie ore di investimento, ma sono state importanti per mettere nero su bianco quella che era la mia nuova proposta di valore. Credo sia stato opportuno tenere le lezioni a distanza.
Infatti, il percorso è durato più o meno 4 mesi tra una cosa e l’altra; a volte abbiamo anche rimandato gli appuntamenti, ma anche non avere la data definita è stato utile, perché per noi che lavoriamo trovare 2 ore durante la giornata è comunque sempre importante.
Bisogna comunque concentrarsi su quello che si fa, e a questo punto credo che sia stato corretto impostarlo in questo modo. Ma sono 2 ore fondamentali, che poi ti fanno lavorare tutti gli altri giorni, ti fanno pensare, capire, almeno, quali sono le cose basiche che bisogna avere ben chiare e ben delineate per fare questo lavoro.
Sì, diciamo che, a proposito di valore, è proprio quello che mi ricorderò maggiormente da questo percorso, proprio perché non davo importanza alla comunicazione scritta con il cliente, mentre puntavo tutto sull’appuntamento conoscitivo.
E a volte il cliente non ricorda sempre tutto quello che gli ho raccontato. Metterlo per iscritto, dare valore ai clienti che hai avuto, far notare che hai un certo tipo di esperienza, far capire qual è la specificità del tuo studio e metterla nero su bianco, far capire quale valore può raggiungere grazie al nostro intervento, nasconde quasi il prezzo che noi diamo alla nostra proposta, ma dà importanza a tutto quello che lo studio rappresenta.
Impostato in modo grafico intelligente e mirato, dà tanto valore a quello che vuoi trasmettere al cliente. È anche importantissimo aver affrontato il tema dell’intervista durante il primo incontro.
Cose che si danno per scontate, ma avere una traccia precisa di quelle che devono essere le domande mirate per capire se siamo in target con il cliente, se è il tipo di lavoro che vogliamo veramente fare, se lui ha veramente voglia di fare il lavoro con noi, e dare fin da subito un’impostazione corretta è un’ottima impressione che dai al cliente ed è un ottimo punto di partenza.
In sostanza, già in queste settimane tendo a pensare praticamente tutti i giorni a quello di cui abbiamo parlato, a organizzare lo studio.
Ad esempio, ho già introdotto la riunione settimanale con i miei collaboratori, nella quale definiamo gli obiettivi mensili e settimanali. Non solo quello che si deve fare, ma anche quello che si fa per raggiungere l’obiettivo mensile, che poi è l’obiettivo annuale.
È già una svolta, perché la comunicazione all’interno dello studio è una cosa importantissima, cosa che veniva ampiamente tralasciata in precedenza.
Quindi, essere presenti e investire pochissimo tempo, neanche una mezz’oretta per fare un check con i propri collaboratori, credo che sia un valore che anche loro hanno molto apprezzato.
Sì, lo consiglierei assolutamente a tutti i miei colleghi in uno studio tecnico, ingegneri e architetti, che siano giovani o che, come me, abbiano già qualche anno di professione, proprio perché avrei dovuto farlo sinceramente un po’ prima.
Ti dà un po’ le basi, oltre quelle che sono le tecniche che ci insegnano e che conosciamo da architetti, anche per diventare un attimo un po’ più imprenditori, perché è quello a cui punto, a diventare.
Proprio perché siamo fin troppo legati, penso in Italia soprattutto, alla nostra professione vista come una professione di consulenza di liberi professionisti, e ci sottovalutiamo. Invece, secondo me dovremmo avere una mentalità un po’ più avanzata dal punto di vista dell’organizzazione dello studio e della gestione commerciale dello studio, che nessuno ci insegna.”
Supportiamo architetti, ingegneri, geometri e interior designer a organizzare il proprio studio per avere incarichi e progetti di qualità attraverso una metodologia testata e specifica per queste professioni.
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