Dobbiamo uscire dalla mentalità dello studio tradizionale e capire che l'architettura richiede anche un approccio imprenditoriale

Questo percorso ha portato degli immediati risultati incredibili, abbiamo implementato i contratti firmati. In 5 mesi abbiamo contrattualizzato l’intero importo dell’anno scorso.

Un altro grosso risultato ottenuto è sulla produttività del team, siamo riusciti veramente a riorganizzare le varie commesse e lavori e rendere molto più sereni tutti i membri del nostro team

ABC Studio

Architetti

Sito

www.braggiocapuzzo.com

Dimensioni

6 collaboratori

Città

Verona (VR)

ABC PLUS è una comunità creativa contemporanea, incentrata sull’architettura ed il design – dagli interni di un appartamento al disegno dell’edificio – dallo spazio pubblico alla maggiore scala del disegno urbano.


ABC Office nasce nel 2017 dagli architetti Nicola Braggio e Damiano Capuzzo, con l’intento di investigare i campi del design, della residenza e della progettazione urbana, attraverso la costante declinazione del disegno quale mezzo per coinvolgere l’utilizzatore finale in un’esperienza capace di restituire il giusto ritmo di emozione e funzionalità.

Lo studio amplia fin da subito i propri campi di operatività ed ottiene presto i primi riconoscimenti.
La sede operativa di ABCPLUS è situata nel centro storico della città di Verona

Il percorso insieme ci ha portato alla consapevolezza: economica, nella gestione, negli obiettivi, e della mission. Mai avrei pensato di dover acquisire consapevolezza nel lavoro, ma questo ci ha aiutato tantissimo in moltissime cose. Non solo ci ha trasformato da giovani architetti, desiderosi di fare e investire su noi stessi, ma ci ha portato a valorizzare veramente le nostre capacità.

Ad esempio, ci ha fatto ragionare in termini di valore dell’offerta, un tema a cui abbiamo dedicato molto lavoro insieme al gruppo con i collaboratori. Siamo i tre soci fondatori dello studio ABC: io, Damiano Capuzzo, Nicola Braggio e Andrea Frate

Prima di conoscere il vostro servizio, avevamo parecchi problemi nella gestione organizzativa dello studio. Abbiamo sempre avuto estrema difficoltà a rimanere centrati sulla produttività reale del lavoro. Come molti architetti, avevamo il vizio e la necessità di fare molto di più, spendendo molto più tempo rispetto a quanto sarebbe necessario per la produttività. Eravamo concentrati sul risultato e sulla qualità di quello che facevamo, dedicando poco tempo a capire come tutto ciò potesse integrarsi con la parte imprenditoriale. Di conseguenza, non riuscivamo ad avere una programmazione tangibile dello studio.

Uno dei principali problemi era quindi l’incapacità di pianificare il futuro dello studio, anche in termini di nuove assunzioni e programmazione delle commesse

Essendo centrati sul risultato finale, rischiavamo di dedicare troppe ore senza controllo a ciascun progetto, trovandoci alla fine con un bilancio economico che fortunatamente rimaneva in pari o leggermente positivo, ma che ci costringeva ogni volta a “tirare in barca” e portare a termine tutti i lavori con il gruppo esistente, senza la possibilità di pianificare un’espansione.

Un altro problema grosso era la pianificazione degli obiettivi. Non avevamo mai obiettivi specifici e tangibili, e la quantificazione e identificazione di un obiettivo non erano mai state prese in considerazione prima di questo percorso. 

Essendo concentrati esclusivamente sulla parte più narcisistica dell’architettura, avevamo perso di vista, o meglio, non avevamo mai messo a fuoco l’obiettivo.

Credo che la difficoltà prima della formazione fosse la mancanza di programmazione delle commesse, e quindi anche nelle impostazioni dei lavori, le scadenze determinavano la nostra modalità di lavoro

Una diversa organizzazione gestionale e del team ha portato a una migliore organizzazione dei lavori e a risultati più ottimali. Questo ha reso più serena la modalità di lavoro del team, riducendo lo stato d’ansia legato alla volontà di strutturarsi e crescere.

L’ansia di non raggiungere gli obiettivi, dovuta alla mancanza di tempo e di una direzione chiara, ci portava a lavorare con la testa bassa, facendo fatica senza un vero obiettivo. 

Una delle cose più belle che abbiamo imparato è che non bisogna solo tenere la testa bassa, ma anche sollevarla, verificare cosa sta succedendo, fare un piano d’azione e renderlo operativo. Questo permette di guadagnare tempo, sia in fase di progetto che di pianificazione delle commesse, e gestire il processo in modo più lineare e sereno. Questo si riflette anche sui collaboratori, che possono avere un focus e un target ben precisi con input chiari e definiti da parte nostra.

Non si tratta solo di gestire la commessa, ma anche lo studio stesso

Avere una visione e obiettivi a macro scala diversi dalle singole commesse ci sta permettendo di ramificare gli sforzi in modo più intelligente, canalizzando l’energia dove è necessario e dove siamo più performanti.

Quello che ci ha convinto a intraprendere questo percorso è stata la volontà di far crescere lo studio, raggiungere obiettivi di maggiore importanza e affrontare progetti di maggiore complessità, che fossero motivo di orgoglio e sfida professionale

Ci siamo resi conto che, nonostante le diverse commesse in ingresso, l’operatività dello studio non avrebbe permesso di gestirle in modo tale da renderle trampolino per la crescita della nostra realtà, non solo di studio, ma anche imprenditoriale. Ora siamo felici di aver intrapreso questa strada, che prima sembrava una zattera in mezzo al mare.

La necessità e la volontà di un salto di scala, sia progettuale che imprenditoriale, ci ha spinto a ristrutturarci per essere più competitivi, anche in un mercato estero. Conoscevamo la vostra attività di coaching. Dopo alcuni suggerimenti ricevuti su tematiche di leadership e gestione del team, abbiamo deciso di intraprendere un percorso più strutturato e condiviso con Andrea e Nicola, coinvolgendo tutto lo studio in questo processo di crescita.

Uno dei fattori che ho apprezzato di più del lavoro svolto con voi è stato l’averci costretto a fermarci, guardarci e tornare a ragionare sul nostro obiettivo e sui valori che pensavamo di avere chiari, ma che in realtà non lo erano.

Questo lavoro ci ha permesso di allineare le tre teste del nostro team, e di scrivere nero su bianco il vero obiettivo condiviso. È stato un lavoro importante, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto mentale e psicologico.

Abbiamo ottenuto degli immediati risultati incredibili anche a nostro avviso inaspettati soprattutto abbiamo implementato i contratti firmati nel abbiamo fatto in cinque mesi quello che l’anno scorso abbiamo contrattualizzato in un anno abbiamo identificato quanti ahimè anche quanti crediti avanziamo e da una parte ci ha messo tranquilli ovviamente dal punto di vista economico ma c’è anche aiutato a dare un giro di vita Anche nel raccogliere i crediti Ma uno dei grandi risultati veramente è stato questo implemento nei contratti 

Anche perché abbiamo deciso di prendiamo tra virgolette di venderci realmente però per le nostre grandi capacità e ed è stato il percorso a darci Questa consapevolezza nella nel venderci nella maniera corretta su un altro grosso risultato che abbiamo ottenuto.

Abbiamo raggiunto una consapevolezza che ci ha portato a capire che, nonostante un gruppo di lavoro giovane, abbiamo già forti competenze professionali che ci consentono di porci sul mercato con l’offerta corretta per la qualità che offriamo. 

I risultati di questo percorso sono stati immediati e incredibili, direi inaspettati

Abbiamo implementato i contratti firmati, abbiamo fatto in cinque mesi quello che l’anno scorso abbiamo contrattualizzato in un anno.

Abbiamo identificato anche quanti crediti dobbiamo fatturare e ci ha dato tranquillità, ovviamente dal punto di vista economico, oltre che un aiutato a focalizzarci per raccoglierli.

Sicuramente il grande risultato è stato nei contratti, preventivare realmente per le nostre grandi capacità ed è stato il percorso a darci questa consapevolezza nel proporci nella maniera corretta.

Dal punto di vista della produttività del team, abbiamo riorganizzato le commesse e reso la modalità di lavoro dei collaboratori più serena e motivante. Questo percorso ci ha permesso di essere più consapevoli del nostro valore e ci ha spinto a investire più tempo nella comunicazione, strutturandola in modo da rispecchiare realmente quello che siamo

I risultati sono arrivati subito, con nuovi contatti da riviste e associazioni che si occupano di comunicazione dell’architettura. Siamo stati invitati a conferenze e abbiamo realizzato due pubblicazioni su riviste di architettura, portando orgoglio all’interno del team e spingendo tutti a fare meglio.

Consiglio questo percorso a tutti, perché fa parte di quei piccoli mattoncini che migliorano la qualità del lavoro. Nella realtà attuale, il mondo dell’architettura richiede un cambio di passo per adeguarsi ai tempi. Dobbiamo uscire dalla mentalità dello studio tradizionale e capire che l’architettura richiede anche un approccio imprenditoriale. Questo percorso è stato una vera palestra, facendoci capire che la produttività non è solo operatività tecnica, ma anche gestione imprenditoriale. Ora ci prendiamo regolarmente del tempo per pianificare e valutare, mantenendo attivi focus e qualità, e tenendo a regime il business dal punto di vista economico.

Comunque, è una figata… ma non ditelo a nessuno!”

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