Indice
- Una volta avere dei collaboratori era più facile
- Gli errori portano esperienza, ma spesso si possono evitare
- Non puoi avere certezze, ma puoi avere accorgimenti
- Strategie 1: si uno studio distintivo
- Strategie 2: essere un esempio da perseguire come architetto e professionista
- Strategie 3: crea annunci efficaci
- Strategie 4: definisci dei precisi accordi di partenza
- Strategie 5: non fermarti alla prima candidatura e alla prima impressione
- Strategie 6: chiedi feedback e raccogli testimonianze
- Così si può davvero scegliere e selezionare gli architetti
Una volta avere dei collaboratori era più facile
Per tutti gli architetti della “vecchia guardia” pensare di trovare un collaboratore architetto può essere una cosa semplice.
Questo perché una volta effettivamente era molto più semplice trovare qualcuno con cui condividere lo studio e le attività.
Era anche molto più semplice trovare un giovane appena uscito dall’università da formare poi sul campo e se tutto andava bene, questa collaborazione poteva durare per un lungo arco temporale.
Era quasi come un matrimonio, al netto di qualche confronto e diverbio, il rapporto poteva durare anche per tutta una vita (professionale).
Inoltre, come un matrimonio perché il tempo passato insieme è davvero molto, tra studio, clienti e cantieri.
Questo valeva ancora di più per i giovani architetti appena usciti dall’università, dopo averli formati sul campo ovviamente non per evidenti motivi era un peccato “perderli”.
Oggi questo non è più così, se già è difficile trovare nuovi architetti da avere in studio, tenerli è ancora più difficile.
Certo, ancora peggio è tenere chi non è in gamba e crea solo problemi e danni.
Quindi selezionare la persona giusta è fondamentale!
Gli errori portano esperienza, ma spesso si possono evitare
È vero che sbagliare regala insegnamenti, ma ci sono 2 tipologie di errori che sono proprio un peccato:
– gli errori ripetitivi
– gli errori che si potevano prevedere ed evitare
Se continui a fare sempre le stesse cose, tendenzialmente otterrai sempre lo stesso risultato.
Se hai collaboratori non validi, oppure hai la fortuna anche di incappare in qualche talento ma appena può scappa dal tuo studio, significa che c’è qualcosa nei tuoi comportamenti, nei processi o nello studio di architettura che non funziona. Devi subito scoprire cos’è e modificare questo aspetto!
Altre volte, l’epilogo era facilmente prevedibile in partenza. Ad esempio in tutte quelle volte in cui si dice, proviamo e vediamo. La cosa che devi sapere è che ogni prova costa (tempo e soldi, e in ogni caso il tempo è denaro).
Molti errori con i collaboratori possono essere evitati in fase di selezione iniziale!
Generalmente evitando di far salire a bordo la nuova risorsa, altre volte chiarendo meglio aspettative, diritti e doveri.
Non puoi avere certezze, ma puoi avere accorgimenti
Avere certezze è impossibile, però si possono adottare strategie per ridurre al minimo gli errori e trovare il collaboratore giusto.
Le cose da poter adottare sono:
- essere uno studio distintivo
- essere un esempio da perseguire come architetto e professionista
- creare annunci efficaci
- definire dei precisi accordi di partenza
- non fermarti alla prima candidatura e alla prima impressione
- chiedi feedback e raccogli testimonianze
Vediamo e ragioniamo su queste 5 strategie.
Strategie 1: si uno studio distintivo
Se sei uno studio come tutti gli altri, non solo i clienti non ti cercheranno, ma neanche potenziali collaboratori (figuriamoci i talenti).
Se lavori con i clienti che tirano al minimo la parcella, non avrai risorse economiche per pagare (oltre che te in qualità di titolare) i tuoi collaboratori. I talenti non lavorano per lo stipendio, ma neanche lavorano senza!
Se lo studio di architettura non è distintivo e forte nella sua zona e nelle sue peculiarità, fermati e chiediti come puoi trasformarlo e farlo diventare attraente!
Fa che siano i collaboratori architetti a voler lavorare da te nel tuo studio, allora sì potrai davvero fare selezione!
La selezione avviene quando si hanno più possibilità di scelta, altrimenti è prendere ciò che arriva e accontentarsi!
Strategie 2: essere un esempio da perseguire come architetto e professionista
Se vuoi attrarre e far rimanere giovani architetti a lavorare con te e per te, devi affascinarli con il tuo esempio!
Se guardandoti vedono un professionista stanco, stressato e frustrato, perché dovrebbero voler lavorare e imparare da te?
Ovviamente verrebbe semplice immaginare che imparando da te si ritroveranno in futuro nella stessa situazione, quindi, facile che scappino a gambe levate!
Non è facile guardarsi dentro, ma la domanda è: seguiresti un professionista che si trova nella tua situazione? Sei abbastanza di ispirazione?
Strategie 3: crea annunci efficaci
Già fare un annuncio non è scontato, farlo efficace ancora meno.
Crea annunci lunghi e dettagliati. Anche quando “l’annuncio” è fatto in forma verbale, sii preciso e non dare nulla per scontato.
Condividi aspettative che hai dal collaboratore e cosa offri in cambio!
Dai una prospettiva precisa sul breve termine (i primi mesi) ma anche una visione sul lungo periodo (1/3/5 anni).
Condividi la Mission, la Vision e i Valori del tuo studio di architettura.
Al tempo stesso chiedi referenze e di dar prova al collaboratore di cosa sa fare, non prendere per buono ciò che ti dice, testalo!
Ad esempio, se il candidato architetto collaboratore afferma di saper utilizzare alla perfezione BIM, testalo e verifica nel concreto fino a dove è in grado di utilizzarlo!
Magari potrebbe saperlo utilizzare bene, ma non sufficientemente bene per il tuo studio di architettura!
Se la persona afferma di essere precisa, testa la sua precisione sul campo!
Strategie 4: definisci dei precisi accordi di partenza
Un errore che può essere molto costoso, è non prendere accordi precisi!
Non è inteso come accordi da firmare, ma entrambe le parti devono saper cosa aspettarsi in modo totalmente trasparente.
Molto meglio promettere poco e poi se c’è motivo e merito dare dei premi non aspettati!
Ma il futuro collaboratore deve sapere cosa lo aspetterà prima di entrare nello studio di architettura!
Se gli accordi sono scritti è molto meglio, non come contratto, ma come promemoria per il futuro!
Le persone si ricordano sempre ciò che a loro conviene, vale per entrambe le parti (sia chi assume che ci cerca), fai che non ci siano fraintendimenti o possibilità di pensare che gli accordi iniziali però erano diversi.
Strategie 5: non fermarti alla prima candidatura e alla prima impressione
Per selezionare devi avere più candidati. Non fermarti alla prima possibilità che arriva.
Certo, potrebbe essere la persona ideale, ma per statistica è difficile che la prima sia la migliore per te in assoluto!
Cerca di far colloqui anche quando non hai bisogno in modo da poter avere una lista di architetti e collaboratori interessanti per quando devi effettivamente aumentare il tuo team!
Cerca di vedere più professionisti possibili anche per avere un’idea di cosa offre il mercato, al tempo stesso non fermarti al primo colloquio e alla prima impressione!
A volte il primo incontro ci farebbe scartare una persona valida, altre volte un ci farebbe scegliere la persona più sbagliata!
Non avere fretta di confermare, fai più incontri e testa il professionista in più situazioni!
Strategie 6: chiedi feedback e raccogli testimonianze
Se non stai cercando il primo collaboratore in assoluto per il tuo studio di architettura, ma già ne hai o ne hai avuti, chiedi costantemente feedback di come si trovano, cosa apprezzano e cosa porterebbero come miglioramento!
Questo ti farà migliorare e crescere sempre più la qualità del tuo studio di architettura.
Dato che ogni titolare è portato a condividere le cose più belle della propria attività, fa che a trasmettere il benessere e l’opportunità di lavorare ne tuo studio di architettura sia chi già ci lavora!
Raccogli testimonianze (idealmente in video) di chi già collabora con te e il tuo studio di architettura.
Così si può davvero scegliere e selezionare gli architetti
Certo, fare tutto ciò è un lavoro, e non è compito di un architetto, ma è il compito di un titolare di uno studio di architettura perché di fatto è un imprenditore!
Tutto ciò ti permetterà davvero di selezionare e far entrare nella tua squadra i migliori professionisti che puoi trovare!
È un lavoro continuo che richiede impegno, ma se fatto con motivazione e pazienza, porterà di sicuro splendidi frutti e risultati!