Indice
- La domanda strategica da porsi
- L’importanza di una strategia a lungo termine
- La lezione del Cigno Nero
- Applicare la teoria del Cigno Nero all’architettura
- Le basi decisionali nello studio di architettura
- Prevedere e gestire i cigni neri nello studio di architettura
- La domanda che può cambiare il tuo futuro
La domanda strategica da porsi
Oggi vorrei portarti a riflettere su un tema strategico cruciale per il tuo studio di architettura, un tema che ho abbiamo approfondito a lungo, analizzando sia il mio lavoro che quello di altri professionisti. La domanda alla quale cercheremo di rispondere oggi è una delle più importanti per la crescita della tua attività. Da questa risposta, infatti, può dipendere il successo o il fallimento del tuo studio di architettura.
L’importanza di una strategia a lungo termine
La fine del primo trimestre dell’anno è un momento perfetto per fare il punto della situazione e ridefinire le priorità per il futuro. Come molti professionisti, seguo un approccio basato su cicli di 3 mesi, durante i quali rivedo i progressi e pianifico i prossimi passi. Questo metodo non è solo una questione di organizzazione temporale, ma un vero e proprio “sistema operativo” che ti permette di gestire la complessità del lavoro quotidiano mantenendo il focus sulla crescita a lungo termine.
La lezione del Cigno Nero
Il punto di partenza della riflessione di oggi è un concetto introdotto dal filosofo e matematico Nassim Nicholas Taleb, autore di libri come Antifragile e Il Cigno Nero. Questi testi mi hanno portato a pensare a quanto sia cruciale, per un professionista, prepararsi all’imprevedibile e saper prosperare nel caos.
La metafora del “Cigno Nero” è particolarmente utile: prima della scoperta dell’Australia, si credeva che tutti i cigni fossero bianchi, una convinzione basata sull’evidenza empirica. Ma la scoperta di cigni neri ha sconvolto questa credenza radicata. In questo modo Taleb ci ricorda che la conoscenza basata esclusivamente sull’esperienza passata è fallace e ci rende vulnerabili agli eventi inattesi.
Applicare la teoria del Cigno Nero all’architettura
Gli eventi imprevedibili e di grande impatto, definiti “cigni neri”, sono frequenti anche nel nostro settore. Pensiamo alla crisi del 2008 o alla pandemia del 2020: eventi che hanno scosso profondamente il mondo dell’architettura e del design. Nonostante alcuni segnali premonitori, questi eventi sono stati percepiti come imprevedibili e solo a posteriori ci siamo resi conto che avremmo potuto anticiparli con un’analisi più accurata dei segnali deboli.
Ma non è necessario guardare a eventi globali per capire l’importanza di prepararsi all’imprevisto. Nel contesto di uno studio di architettura, un “cigno nero” può essere rappresentato dalla perdita improvvisa di un collaboratore chiave, da problemi finanziari inaspettati o da un progetto che non parte nonostante si fosse a un passo dalla firma del mandato. Questi eventi, che esulano dalle normali aspettative, possono avere un impatto devastante se non si è preparati a gestirli.
Le basi decisionali nello studio di architettura
Quando prendi decisioni per il tuo studio, ci sono tre elementi chiave da considerare:
- Le cose che sai di sapere: sono le competenze e le informazioni a tua disposizione, che usi per gestire il tuo studio e i progetti
- Le cose che sai di non sapere: sono quelle aree in cui sei consapevole di non avere una conoscenza approfondita, ma che puoi indagare per migliorare la tua comprensione
- Le cose che non sai di non sapere: sono le più pericolose, perché non puoi prepararti a qualcosa di cui non conosci nemmeno l’esistenza
È proprio in quest’ultima categoria che rientrano i “cigni neri” che potrebbero influenzare negativamente il tuo studio. Una cattiva gestione finanziaria o una carenza di processi organizzativi possono sembrare problemi secondari finché non emergono in tutta la loro criticità.
Prevedere e gestire i cigni neri nello studio di architettura
La sfida per te, architetto e progettista, è quindi quella di identificare e prevedere quei fattori che non conosci ancora. Ad esempio, potresti non sapere di avere un problema latente nella gestione delle risorse umane finché un collaboratore non decide di lasciare improvvisamente il progetto e lo studio. Allo stesso modo, potresti non essere pienamente consapevole dei rischi finanziari del tuo studio fino a quando non ti trovi in una situazione di emergenza.
Per affrontare questi “cigni neri”, è fondamentale adottare un atteggiamento proattivo, cercando di ampliare costantemente le tue conoscenze e di sviluppare nuove strategie. Questo significa non solo migliorare le tue competenze tecniche, ma anche diventare più attento ai segnali deboli e ai potenziali rischi.
La domanda che può cambiare il tuo futuro
Ecco quindi la domanda che ogni titolare di studio di architettura dovrebbe porsi: “Cosa c’è che non so di non sapere?”.
La risposta a questa domanda può fare la differenza tra il successo e il fallimento della tua attività. Perché? Perché ti spinge a mantenere una mentalità aperta e curiosa, a esplorare nuovi trend, a rivedere i processi interni e a prepararti per l’inaspettato. Essere consapevoli dei propri limiti e delle proprie mancanze è il primo passo per affrontare con successo il caos e l’incertezza che spesso caratterizzano il nostro settore.
In sintesi, la chiave per la crescita e la stabilità del tuo studio di architettura è la capacità di anticipare e gestire i “cigni neri”. Mantieni le antenne alzate, sii aperto ad imparare cose nuove e preparati a cogliere le opportunità anche nelle situazioni più difficili. Solo così potrai far crescere il tuo studio e trasformare le sfide in occasioni di successo.
E ora ti lascio con la domanda finale: “Cosa non sai di non sapere?” E soprattutto: “Cosa sei disposto a fare oggi per scoprirlo?”