Io sono Cristiana Sgnaolin e faccio l’architetto di interni. 

Sono sempre stata affascinata dal mondo della formazione in molti altri contesti, ma nel momento in cui sono venuta a conoscenza di Archistrategy mirata proprio nel mio mondo, nel mondo dell’architettura, ne sono rimasta molto colpita e molto contenta. 

A tutti i costi volevo intraprendere questo percorso, in più è capitato proprio nel momento in cui avevo bisogno di una guida, di essere presa per mano per essere aiutata nella mia professione. 

Nella nostra professione c’è tanta creatività, tanti sogni, tanti desideri però è difficile essere imprenditori di se stessi e per cui è capitato perfetto il percorso che ho fatto insieme a Davide.

Il percorso che ho fatto insieme a Davide è stato molto costruttivo, sia perché gli incontri sono sempre stati molto spontanei, tranquilli, e anche molto interessanti. 

Si affrontano tematiche che magari il professionista dà per scontate, ma che invece il tuo coach ti fa approfondire, ti fa vedere aspetti che da sola non avresti mai colto. 

Questo è stato molto piacevole e interessante. 

È stato bello anche il fatto che, durante tutto il percorso, durante i vari incontri, se avevo qualche tipo di problematica, prima di iniziare la lezione, Davide mi aiutava, chiedendomi cosa fosse successo, e mi prendeva per mano. Questo è stato l’aspetto fondamentale.

Ad esempio, vi racconto un aneddoto che mi è capitato: per me è stata fondamentale la lezione “Il cliente giusto per te“, perché è capitato proprio due giorni prima del mio incontro con una coppia di clienti. Mi ero preparata tutta la mia intervista, quello che dovevo dire e quello che dovevo chiedere. Dopo solo 5 minuti che ho parlato con questa coppia, già sapevo che non erano i clienti per me, ma sarebbe stato sgradevole rifiutarli inventando qualsiasi scusa. Mi era stato chiesto di fare più proposte a livello di preventivi, e io ho fatto una proposta, la più semplice per me, con un elevato valore della mia parcella, sicura che fosse impossibile che accettassero. Invece, hanno accettato la mia proposta, perché a tutti i costi volevano fare il lavoro con me.

Un’altra cosa: nel nostro lavoro non è facile l’organizzazione, perché a differenza di tante altre professioni, non si sta seduti alla scrivania dicendo: “Va bene, oggi sto in studio tutto il giorno, apro il mio PC e progetto”. 

No, ti arriva la telefonata del cantiere, la telefonata della signora Maria che vuole un consiglio, la telefonata del tuo direttore dei lavori, ingegnere, e quindi devi uscire. Ero nel caos più totale e molto angosciata. Era una settimana che non ero in me, non ero molto serena, e quindi più il bicchiere si riempie, più l’imbuto si riempie, e più da sotto non esce nulla. Allora ho chiamato Davide e gli ho detto: “Guarda, io non so cosa fare, non so come organizzarmi, sono piena di ansia, non riesco a fare le priorità come mi hai insegnato tu, la priorità delle priorità”. Dopo un quarto d’ora di telefonata, dal giorno dopo, liberandomi da tutte le mie ansie, ho seguito parola per parola tutto quello che lui mi ha consigliato. Ragazzi, nel giro di un giorno, sono guarita!

Faccio una premessa: venire a conoscenza del fatto che esiste un coach professionale indirizzato proprio al mio mondo dell’architettura è stato incisivo, fondamentale. Io credo molto nella formazione, e questo mi ha galvanizzato. Tanto è vero che alla fine di ogni lezione, in studio, con chiunque incontrassi, dicevo: “Ma tu sapessi che figata, eccetera, eccetera“. 

Quindi io lo consiglierei veramente a tutti noi, a tutti noi del settore, questo percorso. Non è solo un percorso indirizzato alla nostra professione, ma queste stesse regole, queste chiamiamole regole di vita, si possono applicare anche alla vita fuori dal lavoro, dalle cose più banali, alla vita affettiva, alla vita di casa, ai rapporti sociali e all’organizzazione della giornata.
È proprio un completamento di noi stessi.