Progettare il Successo: Da Professionista a Imprenditore nel Tuo Studio di Progettazione

Indice

La crescita di uno studio di architettura o di progettazione passa attraverso una trasformazione fondamentale: l’adozione di una mentalità imprenditoriale da parte dei professionisti. Questa evoluzione implica una riorganizzazione che tocca aspetti cruciali come la gestione del tempo, la gestione delle finanze, i processi di vendita e i processi comunicativi .

Un elemento primario in questa riorganizzazione è la definizione chiara dell’identità dello studio . Stabilire una mission, ovvero lo scopo fondamentale, e una vision precisa degli obiettivi a 5 o 10 anni è imprescindibile .
Senza una direzione definita, diventa impossibile pianificare le azioni necessarie per raggiungere il successo .
In sintesi, l’obiettivo è che gli architetti e i progettisti inizino a progettare il loro business in modo strategico, andando oltre la mera progettazione fisica degli spazi .

Un aspetto chiave di questa progettazione è il ruolo del titolare dello studio .
Ma quale tipo di titolare sei?
Un capo o un leader?

Questa è una domanda fondamentale che ogni imprenditore dovrebbe porsi, poiché la risposta influenza direttamente il successo e il benessere del team .

Il Capo: Obiettivi Imposti, Coinvolgimento Limitato

Il capo si concentra sulla definizione degli obiettivi e si aspetta che vengano raggiunti senza discussioni . La sua attenzione è primariamente rivolta al risultato finale, spesso trascurando il modo in cui viene ottenuto e il benessere delle persone coinvolte.
Il capo tende a circondarsi di collaboratori che lo aiutino a raggiungere i suoi scopi personali, con poca considerazione per le loro esigenze o la qualità della loro vita lavorativa .

In sostanza, il motto del capo potrebbe essere riassunto in: “Io dico, voi fate” . Anche quando un capo afferma “Io dico e noi facciamo“, spesso manca una reale attenzione e cura nella gestione delle persone.
Anzi, i collaboratori vengono percepiti come strumenti o lavoratori che devono eseguire compiti stabiliti in base agli obiettivi del titolare .

Le persone guidate da un capo spesso vivono l’ambiente lavorativo come un “piccolo inferno” .

Al termine dell’orario di lavoro, tendono a staccare completamente, tornando alla loro vita privata senza un reale coinvolgimento professionale .

Il capo è focalizzato unicamente sugli obiettivi da raggiungere, considerando i collaboratori come risorse da utilizzare, seppur con diversi gradi di benevolenza .

Il Leader: Crescita del Team e Risultati Condivisi

Il leader, al contrario, orienta la sua azione non solo sugli obiettivi, ma soprattutto sui risultati e sulla crescita del suo team, non sul suo sfruttamento. Essere un capo può sembrare più semplice: si definiscono i compiti, si delegano e si attende il risultato.

Tuttavia, questa impostazione genera problemi: le persone tendono a lavorare lentamente, sono demotivate, fanno il minimo indispensabile e non si sentono parte di un progetto comune . Di conseguenza, il capo si sente sempre più solo, privo di collaboratori affidabili che condividano i suoi obiettivi . Questo isolamento crea una distanza crescente con le risorse umane dello studio .

Il leader, invece, è orientato ai risultati con una forte attenzione verso le persone e il loro sviluppo professionale all’interno dello studio . A differenza del capo che impartisce ordini, il leader dice “facciamo, per andare assieme verso quel risultato” . Questa diversa prospettiva ha un impatto significativo sul risultato finale .
Essere un leader significa trascinare e coinvolgere i membri del team, ma anche fornitori e collaboratori esterni, verso un obiettivo o un risultato comune.

Questo approccio è intrinsecamente più motivante rispetto alla semplice assegnazione di compiti . Se questo coinvolgimento è orientato alla crescita personale e professionale dei collaboratori, creando un percorso aziendale allineato con i loro percorsi individuali, essi saranno incentivati a dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati ….

In questo modo, lo studio contribuisce al successo individuale e professionale del team, e viceversa .

In un contesto attuale caratterizzato da tempistiche sempre più stringenti, concorrenza elevata ed esigenza di efficienza, il modello del capo si rivela obsoleto e inefficiente ….
La leadership emerge come la strategia più efficace per ottimizzare il lavoro di un team.

Diversi Stili di Leadership per Ogni Situazione

Esistono diversi stili di leadership, ognuno con caratteristiche specifiche.

•Lo stile autorevole: Il leader definisce uno scopo chiaro, ma concede ampi margini di operatività ai collaboratori. Essi hanno la libertà di decidere come raggiungere l’obiettivo condiviso. Questo stile è efficace con collaboratori esperti e indipendenti, capaci di trovare processi e soluzioni innovative che potrebbero migliorare l’efficienza dello studio…. A differenza di un capo che impone l’esecuzione, il leader autorevole permette al team di trovare soluzioni inaspettate.

•Lo stile da allenatore: Questo stile si concentra sullo sviluppo dei collaboratori. Il leader affianca il team, aiutandolo a definire i propri obiettivi e a creare piani d’azione per raggiungerli. Si instaura un rapporto empatico in cui il leader supporta la crescita professionale dei collaboratori, generando gratitudine e maggiore impegno, che si traducono in soluzioni di lavoro migliori…

•Lo stile democratico: Il leader democratico concede a tutti libertà di espressione durante le riunioni, ascoltando attentamente tutte le opinioni di fronte a un problema o a un obiettivo. Questo crea un clima di estrema fiducia all’interno dello studio. La decisione finale spetta comunque al leader, dopo aver valutato tutte le proposte. È fondamentale ricordare che una decisione sbagliata pesa meno di una decisione non presa. Quindi, dopo aver ascoltato il team, il leader democratico prende una decisione e definisce il piano d’azione.

•Lo stile coercitivo: Utilizzato in situazioni di estrema urgenza, questo stile è simile all’approccio del capo. In presenza di scadenze improrogabili o necessità di rispettare tempistiche straordinarie, il leader coercitivo spinge al massimo i collaboratori per raggiungere l’obiettivo.
Questo approccio deve essere raro e limitato a casi specifici, poiché a lungo termine genera inefficienza e demotivazione, portando i collaboratori a disimpegnarsi al di fuori dell’orario strettamente necessario….

L’Arte della Leadership Efficace: Un Equilibrio Dinamico

Non esiste uno stile di leadership universalmente migliore.
Il vero leader è colui che sa oscillare tra questi diversi stili, adattandoli alle specifiche situazioni.
Generalmente, gli stili autorevole e democratico tendono ad essere i più efficaci, ma ci saranno momenti in cui sarà necessario adottare uno stile da allenatore o, in rare occasioni, uno stile coercitivo.

La capacità di passare con naturalezza tra i vari stili di leadership è la caratteristica distintiva di un grande leader, capace di guidare il proprio studio e i propri collaboratori verso traguardi sempre più ambiziosi….

E tu, quale stile di leadership adotti nel tuo studio?

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