Indice
- Il ciclo classico del progetto
- Il lato business della relazione con il cliente
- Entusiasmare il cliente: la chiave del successo
- Misurare il successo: raccogliere feedback e testimonianze
- La quinta fase: il post-consegna
- Comunicare l’eccellenza attraverso le case history
- Conclusione: un sistema che vince per tutti
Oggi analizziamo un aspetto cruciale che spesso viene trascurato: quando finisce davvero il lavoro per uno studio di architettura?
Molti pensano che il processo si concluda quando si consegna l’edificio completato al cliente. Si chiude il cantiere, si salutano tutti, e si passa al progetto successivo. Ma non è esattamente così.
Il ciclo classico del progetto
In genere, un architetto segue quattro fasi principali durante un progetto:
- Incontro iniziale con il cliente: Si stabilisce una relazione, si comprende il bisogno e si inizia a delineare l’obiettivo del progetto.
- Preventivo: Dopo l’incontro, viene preparata una proposta economica basata sulle esigenze espresse dal cliente.
- Progettazione e realizzazione: Si passa al lavoro vero e proprio, che può includere la direzione dei lavori e può durare anche anni.
- Consegna: Il progetto viene completato e consegnato al cliente.
A questo punto, nella maggior parte dei casi, si considera il lavoro concluso. Ma fermiamoci un attimo a riflettere: è davvero finita qui?
Il lato business della relazione con il cliente
Il nostro lavoro non è solo consegnare un progetto architettonico finito. È vero, questa è la parte tecnica del lavoro, ma c’è un altro aspetto che non possiamo ignorare: il lato business. E qui entra in gioco Archistrategy. Come architetti, ingegneri, o designer, dobbiamo comprendere che la nostra professione si basa anche su un elemento fondamentale: il cliente.
Indipendentemente che il cliente sia un privato, una società o un ente pubblico, sono loro che sostengono il nostro studio e ci permettono di crescere e prosperare. Ecco perché il lavoro non si conclude alla consegna del progetto, ma si prolunga ben oltre.
Entusiasmare il cliente: la chiave del successo
Uno degli obiettivi che dovremmo sempre perseguire è quello di entusiasmare il cliente. Un cliente entusiasta diventa il nostro miglior ambasciatore. Il passaparola, come dimostrano numerosi studi di marketing, è uno dei canali più potenti per attrarre nuovi clienti. Ma perché è così difficile entusiasmare e mantenere elevato questo entusiasmo?
Nel corso di un progetto, possono insorgere difficoltà, ritardi o cambiamenti imprevisti che possono abbassare l’entusiasmo iniziale del cliente. La capacità di gestire queste situazioni con prontezza e offrire soluzioni alternative è cruciale. Questo non solo mantiene alto il livello di soddisfazione del cliente, ma trasforma le sfide in opportunità per rafforzare la relazione.
Misurare il successo: raccogliere feedback e testimonianze
Come possiamo capire se abbiamo davvero entusiasmato il nostro cliente? Non esiste uno strumento scientifico per misurare emozioni come entusiasmo e soddisfazione, ma esiste un metodo molto efficace: chiedere un feedback. Chiedere testimonianze, sia alla fine che durante il progetto, è essenziale per monitorare la qualità del nostro servizio.
Perché è importante raccogliere feedback?
- Monitoraggio: Chiedere feedback ci consente di misurare l’efficacia del nostro operato. Sappiamo se stiamo andando nella giusta direzione e possiamo intervenire se qualcosa non va.
- Miglioramento: Il feedback ci permette di migliorare costantemente. Ogni testimonianza è un’opportunità per perfezionare il nostro processo.
La quinta fase: il post-consegna
Quindi, oltre alle quattro fasi classiche, propongo una quinta fase: la raccolta delle testimonianze e del feedback. Questo passaggio non solo ci aiuta a monitorare la qualità del nostro lavoro, ma ci fornisce anche del materiale prezioso da utilizzare per la nostra comunicazione esterna.
Le testimonianze dei clienti possono essere integrate nei nostri preventivi, nelle nostre presentazioni e nel nostro sito web, dimostrando in maniera tangibile la nostra competenza. Non c’è nulla di più efficace che fornire prove concrete della soddisfazione dei nostri clienti, soprattutto in un settore come quello dell’architettura, dove la fiducia è un fattore decisivo.
Comunicare l’eccellenza attraverso le case history
Una delle strategie più efficaci per trasmettere il valore del proprio lavoro è quella di includere case history e testimonianze reali all’interno delle proposte di valore. Questo rende le nostre offerte più persuasive e dimostra che non stiamo vendendo solo parole, ma risultati concreti.
In questo modo, il preventivo non sarà più un semplice documento tecnico, ma uno strumento che racchiude esperienze positive e storie di successo. Includendo case history, rendiamo la nostra offerta tangibile, convincente e decisamente più efficace.
Conclusione: un sistema che vince per tutti
Concludere un progetto non significa solamente consegnare l’edificio o il disegno finale. Significa monitorare il livello di entusiasmo del cliente, raccogliere feedback e migliorare costantemente. Questo approccio non solo favorisce il passaparola, ma ci permette di crescere come professionisti, migliorando continuamente la qualità del nostro lavoro e il nostro rapporto con i clienti.
Se non sai da dove partire per implementare questi processi, puoi sempre fare affidamento sull’assessment gratuito di Archistrategy. Questo strumento ti permette di ottenere una valutazione personalizzata e gratuita del tuo studio e di capire quali sono i tuoi punti di forza e dove migliorare.
Non dimenticarti mai: l’architettura è anche un’impresa. E per avere successo in questa impresa, è fondamentale evolversi continuamente, migliorare il proprio approccio e, soprattutto, entusiasmare i clienti.