Social Media per Architetti: Abbattiamo il Muro delle Scuse

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Oggi vogliamo abbattere un muro. Niente più scuse per gestire i social media degli studi di architettura. Sappiamo bene che curare i social non significa solo postare su Facebook, Instagram, LinkedIn o TikTok, ma è parte integrante del marketing e, quindi, del business. La comunicazione è una delle fondamenta su cui si basa il successo di uno studio di architettura.

Gestire il proprio studio come un’attività imprenditoriale richiede un’attenzione dedicata alla pubblicazione sui social media. Non solo per acquisire nuovi clienti, ma per dare continuità alla presenza del proprio studio. Un potenziale cliente che entra in contatto con noi probabilmente cercherà informazioni online. Ecco perché dobbiamo assicurarci che trovi le informazioni corrette e non contenuti casuali che non rappresentano l’essenza del nostro lavoro.

Due strategie fondamentali: acquisizione clienti e presenza digitale

La gestione dei social media per uno studio di architettura può essere approcciata con due obiettivi principali. Il primo è l’acquisizione di nuovi clienti, una strategia che richiede pianificazione e marketing attivo. Il secondo, meno invasivo ma altrettanto importante, è l’estensione del biglietto da visita digitale, garantendo che chi ci cerca online trovi contenuti coerenti con la nostra immagine e i nostri valori.

Ad esempio, se un cliente ci incontra oggi, potrebbe tornare a cercarci domani, e dobbiamo essere preparati affinché le informazioni che trova rappresentino fedelmente la nostra professionalità. Questo processo si chiama gestione della reputazione online e rappresenta un tassello fondamentale della strategia di comunicazione digitale.

Programmazione dei contenuti: il trucco delle agenzie

Gestire i social media porta via tempo e risorse, sia umane che finanziarie. E non è un caso che molte agenzie offrano servizi di gestione per i professionisti. Ma c’è un metodo, o trucco, che queste agenzie utilizzano per gestire i social di molti clienti contemporaneamente: la programmazione dei contenuti.

Ogni social media ha sviluppato un back office che consente di programmare i contenuti con largo anticipo. Una funzione che una volta era riservata ai professionisti, ma oggi è disponibile a tutti. Questo strumento ti permette di pianificare i tuoi post su Facebook, Instagram, LinkedIn, YouTube e altri social, eliminando il bisogno di pubblicare contenuti “al volo” o di dimenticare di farlo nei momenti cruciali.

Ad esempio, potresti programmare i tuoi post per i prossimi 2-3 mesi, assicurandoti che la tua presenza online sia costante e coerente. La costanza nella pubblicazione è uno dei principali fattori di successo sui social media, e la programmazione ti permette di mantenerla senza stress.

Il valore della progettazione: non solo post casuali

Se decidi di pubblicare un post quando ti arriva del materiale nuovo, come le foto di un progetto appena terminato, stai già facendo un passo avanti. Ma la programmazione ti obbliga a pensare e progettare in anticipo la tua comunicazione. Questo è un grande vantaggio. Ti permette di visualizzare un calendario editoriale e distribuire i contenuti in modo strategico, invece di affidarti al caso.

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Immagina di avere un calendario di fronte a te e di poter decidere esattamente quali contenuti pubblicare, quando e dove. Questo ti consente di non solo mantenere la tua attività online costante, ma anche di proiettare i valori e la visione del tuo studio in modo ordinato e coerente. Progettare la comunicazione è, in fondo, come progettare un edificio: richiede pianificazione, struttura e visione a lungo termine.

Il piano editoriale: l’Autocad della comunicazione

La programmazione dei contenuti ti porta a un ulteriore passo avanti: la creazione di un piano editoriale. Un piano editoriale è come l’Autocad per la progettazione architettonica: ti permette di pianificare e progettare i contenuti in maniera organica e strutturata. Questo piano non è altro che un calendario dove organizzi tutti i contenuti, decidendo in anticipo cosa postare, quali messaggi trasmettere e in quali formati. Foto, video, articoli: tutto viene integrato e messo in ordine.

Un vantaggio inestimabile del piano editoriale è che evita improvvisazioni. Se vuoi comunicare in modo professionale, devi essere coerente e organizzato. Un buon piano editoriale ti permette di avere sempre sotto controllo ciò che pubblichi e ti assicura che tutti i messaggi riflettano l’essenza del tuo studio.

Software e strumenti per la gestione dei social

Se ti sembra complesso gestire manualmente tutto questo, ci sono strumenti e software che possono aiutarti. Esistono piattaforme gratuite che ti permettono di programmare i post su diversi social media, ma esistono anche soluzioni a pagamento che ti semplificano la vita. Con questi software puoi caricare i tuoi contenuti una sola volta e il sistema si occuperà di distribuirli su tutti i tuoi canali social nei tempi e modi stabiliti.

Quando delegare a un’agenzia esterna?

Lo step successivo è affidare la gestione dei social media a un’agenzia esterna. Tuttavia, c’è un problema: un’agenzia potrebbe non conoscere a fondo il tuo studio e rischia di creare una comunicazione generica, che non riflette realmente i tuoi valori e la tua visione. Questo può tradire l’identità del tuo studio, a meno che tu non fornisca una documentazione chiara e dettagliata che spieghi chi sei, quali sono i tuoi obiettivi e la tua essenza professionale.

Non più scuse, solo scelte strategiche

In conclusione, oggi non ci sono più scuse per non utilizzare i social media. Se non lo fai, deve essere una scelta strategica. Gestire i social è un impegno, ma con gli strumenti giusti – come la programmazione dei contenuti e un piano editoriale ben strutturato – può diventare un processo fluido e semplice.

Se vuoi approfondire come migliorare la comunicazione e la crescita del tuo studio di architettura, abbiamo uno strumento gratuito a tua disposizione: un assessment completo che analizza lo stato attuale del tuo studio e ti fornisce una restituzione dettagliata in un incontro one-to-one. Ricorda, l’architettura è anche un’impresa, e come tale richiede pianificazione e strategia.

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