Indice
- I tempi per gli studi di architettura sono cambiati
- Qual è la vera “partita” del titolare dello studio di architettura
- Definire gli obiettivi strategici
- Creare asset e ricchezza
- Avere collaboratori entusiasti
- Avere clienti entusiasti
- Avere tempo libero per fare PR e seguire i progetti strategici
I tempi per gli studi di architettura sono cambiati
Una volta il solo status di architetto bastava per avere una certa reputazione e per ricevere committenti che arrivano chiedendo davvero aiuto e consiglio al professionista.
Oggi l’atteggiamento delle persone è cambiato: è molto più difficile accontentare le esigenze dei committenti, ci sono richieste sempre più complesse e dettagli (oltre che burocrazia) maggiore. Ogni cliente richiede sempre più attenzione e a lavoro finito il committente non è scontato che rimanga del tutto soddisfatto.
Se uno Studio di architettura non si adegua a questa nuova realtà non può che attendersi un difficile futuro (spesso lo è già il presente). La percentuale di approvazione delle proposte diminuisce, il numero di progetti inizia a scendere e il fatturato crolla.
Non sempre i professionisti comprendono la necessità di una evoluzione e sono consapevoli che non è più sufficiente essere “solo” architetti o ingegneri per fare arrivare committenti in Studio.
Per fortuna nella maggior parte dei casi amano svolgere gli aspetti “tecnici e creativi”, ma questo dovrebbe essere un vantaggio e non uno svantaggio. Diventa uno svantaggio quando non trovano il tempo per gestire tutte le attività del ruolo del manager o dell’imprenditore dello studio.
Qual è la vera “partita” del titolare dello studio di architettura
Quando si apre uno studio di architettura la vera partita non è più “solo” gestire i progetti e i clienti, ma far funzionare e prosperare lo studio!
La prima domanda a cui dare una risposta diventa: cosa significa far prosperare lo studio?
Sicuramente deve esserci profitto e un ambiente di benessere.
I numeri precisi (fatturato, margine, staff, progetti, sviluppi, …) vanno definiti in modo soggettivo e consapevole da ogni titolare di studio.
Una volta decisi i numeri della propria azienda (studio di architettura) il primo compito dell’architetto titolare è realizzare questi obiettivi!
Ecco che allora arrivano ci sono le vere sfide:
- definire gli obiettivi strategici
- creare asset e ricchezza
- avere collaboratori entusiasti
- avere clienti entusiasti
- avere tempo libero per fare PR e seguire i progetti strategici
Definire gli obiettivi strategici
Oltre ai progetti, clienti e cantieri, hai definito quali sono gli obiettivi del tuo studio di architettura? Hai una lista completa di tutto ciò che devi, vuoi e vorresti realizzare con lo studio?
Di questi quali sono i veri obiettivi imprescindibili e strategici?
Quali sono solo quei obiettivi che se realizzati faranno la totale differenza per il tuo studio nel futuro?
La maggior parte delle attività che facciamo sono utilissime ma solo poche portano delle svolte incredibili. Un po’ come un libro, su 200 pagine, è probabile che quelle che davvero ti rimarranno impresse siano solo una piccola percentuale di queste.
Creare asset e ricchezza
Di anno in anno, il tuo studio si sviluppa, cresce e migliora?
Si arricchisce di asset e di € nel conto in banca?
Se la risposta è no, significa che appena tu ti fermerai, tutto il tuo studio di architettura si fermerà e “imploderà”.
Quando si lavora per creare innanzitutto asset e ricchezza, si cresce costantemente.
Gli asset vanno definiti negli obiettivi strategici e pianificati per poterli davvero realizzare.
Avere collaboratori entusiasti
Hai già collaboratori? Se sì, sono entusiasti di lavorare nel tuo studio di architettura?
Da cosa puoi capirlo con certezza?
Da come lavorano e da come e quanto tempo passano all’interno dello studio.
Più i collaboratori sono entusiasti, più faranno di tutto per realizzare gli obiettivi, la mission e vision dello studio!
Se la risposta è no, sappi che stai perdendo tempo e soldi. Perché se sono scontenti (o anche solo neutri) significa che non daranno il meglio di sé e appena potranno se ne andranno portandosi via tutto ciò che hanno imparato.
Per approfondire questo punto puoi leggere: Cercasi personale Google
Avere clienti entusiasti
Lo studio di architettura, come ogni partita IVA e impresa, vive se ci sono dei clienti che pagano le fatture.
L’obiettivo non dovrebbe essere quello di fare un lavoro e farsi pagare.
Anche l’aspirazione di arrivare a soddisfare i clienti è decisamente bassa.
Immedesimati in un cliente, come minimo pretende di essere soddisfatto a fronte del pagamento di un prodotto/servizio.
L’aspirazione è di avere clienti entusiasti!
Più si arriva a questa meta, più i clienti vorranno saldare le fattura (senza ritardi e senza chiedere sconti) e più avranno voglia di rilasciare splendide recensioni, case history e presentarvi i loro amici, colleghi e conoscenti.
Avere tempo libero per fare PR e seguire i progetti strategici
Un aspetto da non tralasciare mai è quello di avere del tempo libero per dedicarsi alle PR (Pubbliche Relazioni) e seguire i progetti strategici.
Questo tempo va pianificato e progettato.
Se lo studio ha collaboratori, allora si passa dalla delega efficace che libera l’agenda del titolare.
Se lo studio non ha collaboratori può essere un po’ più difficile, ma ridimensionando i progetti strategici e le ore investite in PR, vanno comunque gestiti.
Proprio perché sono sfide non sarà immediato vincerle, ma la vittoria immediatamente farà evolvere lo studio portandolo a verso la piramide dei migliori studi di architettura oggi presenti!